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Anziani Con Alzheimer

Il Morbo di Alzheimer consiste in un disturbo neurocognitivo causato dalla progressiva degenerazione dei neuronicerebrali, responsabile di una forma di demenza.

Il costante ed irrefrenabile peggioramento dell’esistenza di questi malati dipende dal coinvolgimento di aree encefaliche sempre più vaste, che interessano un numero progressivamente maggiore di funzioni sia intellettive che fisiche, portando il paziente ad una completa perdita di autosufficienza.

Caratteristiche del Morbo di Alzheimer

L’epidemiologia di questa patologia è molto elevata; infatti sono oltre un milione di persone ad esserne affette soltanto in Italia, contribuendo ad aumentare l’importanza delle strutture di accoglienza ed assistenza per questi ammalati che, ad un certo punto dell’evoluzione del disturbo, non possono più venire gestiti in ambiente domestico.

Trattandosi di una forma di demenza, la sintomatologia interessa principalmente le funzioni intellettive e cognitive che subiscono una progressiva degenerazione.

L’esordio è caratterizzato dalla perdita di memoria a breve termine (amnesia anterograda), mentre quella a lungo termine rimane abbastanza funzionante. In seguito si evidenziano difficoltà comportamentali nella gestione di azioni molto semplici (aprassia), l’incapacità di riconoscere le persone (agnosia) e l’impossibilità di nominare gli oggetti pur riconoscendoli (anomia).

Nel tempo si manifestano sbalzi d’umore, con insorgenza di crisi di nervosismo o di depressione, disorientamento spaziale e temporale e peggioramento delle facoltà intellettive che portano il malato ad uno stato di vita estremamente deteriorato.

Come rapportarsi agli anziani affetti dal Morbo di Alzheimer

Poiché i sintomi di questo morbo includono numerose manifestazioni, i famigliari che si trovano a dover interagire con il malato possono trovarsi in seria difficoltà nella sua gestione.

Attualmente non esiste una terapia d’elezione per trattare i pazienti affetti dal Morbo di Alzheimer, in quanto le cause di tale disturbo non sono del tutto chiare e pertanto le cure si basano unicamente sull’attenuazione dei sintomi ad esso collegate.


farmaci più utilizzati sono quelli a base di inibitori dell’acetilcolinesterasi, un enzima coinvolto nella genesi della malattia; anche gli antidepressivi e, nei casi più gravi, gli antipsicotici, trovano largo impiego.

Un approccio psicologico e comportamentale può essere consigliabile unicamente nelle fasi iniziali del Morbo di Alzheimer, fintanto che il paziente è in grado di recepire le stimolazioni sensoriali e di interagire con le persone.

Quando la progressione della malattia arriva ad uno stadio molto avanzato, l’assistenza agli ammalati è possibile soltanto presso strutture specializzate, che dispongono di medici e di infermieri capaci di affrontare le possibili complicazioni di tipo organico.

La ricerca scientifica offre un contributo decisivo in questo ambito, essendo finalizzata all’identificazione dei fattori eziologici della patologia, allo scopo di individuare i percorsi terapeutici più efficaci.

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