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Anziani A

Anziani A Casa Propria

Uno degli aspetti peggiori che l’invecchiamento porta con sè è il rischio che l’anziano possa essere abbandonato a se stesso o sentire molto la solitudine.

Gli impegni lavorativi dei figli, il loro spostamento in un altro paese o altre difficoltà oggettive, possono creare delle difficoltà nella cura dei propri cari.

La tendenza era, negli anni passati, di riferisci a delle strutture che si prendessero cura di queste persone sia che fossero autosufficienti sia che non lo fossero.

Oggi, in alcune regioni d’Italia, grazie a delle sperimentazioni si comincia a parlare di affido così che gli anziani possano restare a casa propria.

Che cos’è l’affido per anziani?

La consapevolezza che gli anziani abbiano il diritto di restare a casa propria ha messo in movimento alcune regioni d’Italia che hanno avviato dei progetti per sostenere questo diritto.

Promotrice di questa idea è l’associazione Anziani a casa propria di Padova che si è spesa per rendere consapevole il valore della solidarietà e dell’aiuto tra le generazioni.

Il Veneto, dunque, diviene la prima regione che sperimenta questa possibilità proponendo nuove e più proficue modalità di assistenza: l’affido.

Diviene, questo, un modo proprio per promuovere un nuovo genere di assistenza in cui però vengano riconosciute e valorizzate anche le associazioni di volontariato.

Ma che cosa si intende per affido per anziani?
L’affido, che può essere di tre tipi, consente di mettere in contatto, tramite associazioni di volontariato che fanno da valutatori, garanti e supervisori, generazioni diversi: quelle degli anziani e quelle dei giovani al fine di consentire ai primi di restare nelle proprie case.

Il progetto è rivolto a quanti anziani sono rimasti soli, senza una famiglia e senza amici; affidatari ed affidati non hanno alcun vincolo di parentela tra loro.

Quanti tipi di affido sono possibili?

Per consentire agli anziani di restare a casa propria sono previsti tre tipi di affido:

– affido di convivenza che consiste nella convivenza a casa degli affidatari o dell’affidato così che l’anziano possa mantenere le proprie abitudini ed il proprio contesto di riferimento ed essere aiutato ed accudito;
– piccolo affido che viene preso in considerazione quando l’anziano è ancora autosufficiente e può autogestirsi, ma ha bisogno di qualcuno che si prenda cura di lui e lo aiuti in particolari momenti o situazioni o, più semplicemente, nelle incombenze della vita giornaliera;
– affido di supporto in cui gli affidatari si prendano cura delle esigenze della persona.

Per ognuna di queste situazioni c’è una presa in carico delle esigenze dell’anziano che, comunque, resta serenamente a casa propria senza essere sradicato dalle abitudini della sua vita quotidiana.

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