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Anziani aggressivi: cosa fare?

Alcuni consigli per affrontare questa situazione delicata

Prendersi cura di un anziano che assume atteggiamenti aggressivi è davvero complicato. A maggior ragione se l’anziano è un nostro caro e negli anni non aveva mai manifestato comportamenti di un certo tipo.
L’aggressività nell’anziano deriva principalmente dalla perdita delle capacità cognitive legate alla progressione della demenza senile.

Lo scopo di questo articolo è di fornire qualche utile consiglio per aiutare le persone che ogni giorno devono affrontare questa delicata situazione…

Perché un anziano diventa aggressivo?

L’aggressività nell’anziano può essere di due tipi:

  • Fisica
  • Verbale (fortunatamente più comune ma non meno dolorosa per il caregiver)

In entrambi i casi purtroppo i comportamenti aggressivi dell’anziano incidono notevolmente sulla sfera emotiva e psicologica di chi ne è vittima. Soprattutto se chi subisce questi comportamenti è un familiare della persona in questione.

È doveroso ricordare che è la demenza ad agire, non il nostro caro!
L’anziano agisce in modo violento perché vive uno stato di agitazione dovuto principalmente alla paura, nata dalla confusione derivante dalla malattia. La demenza infatti provoca disorientamento e in alcuni casi più gravi addirittura allucinazioni: È un gesto istintivo di difesa non un attacco contro di noi!

Cos’è consigliato fare?

Ecco di seguito alcuni spunti per i comportamenti più corretti da adottare per contrastare o prevenire gli atteggiamenti aggressivi degli anziani di cui ci prendiamo cura:

  • Avere pazienza (non è semplice affrontare gli scatti d’ira delle persone ma per quanto riguarda gli anziani dovremmo sempre cercare di averne compassione: come detto prima non sono aggressivi deliberatamente, ma è dovuto ad una sofferenza che non possiamo comprendere)
  • Mantenere un atteggiamento docile, calmo e rassicurante aiuta a prevenire o evitare spiacevoli situazioni
  • Contattare un medico quando necessario (soprattutto in caso di aggressione fisica è importante contattare uno specialista che sia in grado di fornirci dei consigli preziosi per affrontare la situazione specifica. Chiedere aiuto fa bene all’anziano e anche alla nostra salute!)
  • Se possibile, evitare situazioni spiacevoli che mettono a disagio l’anziano
  • Prendere in considerazione l’idea di affidare l’anziano a centri specializzati con personale formato a gestire casi di questo genere (cliniche sanitarie, case di riposo, ecc.)

Cosa NON è consigliato fare?

  •  Punire l’anziano non è mai il modo di reagire (diversamente rispetto a quando ci relazioniamo con i bambini, la punizione per un anziano che soffre di demenza non può avere scopi educativi)
  • Avere sensi di colpa (Non è colpa nostra se l’anziano diventa aggressivo e non dobbiamo sentirci responsabili dei suoi scatti d’ira. Non dobbiamo colpevolizzarci nemmeno se ci è capitato di perdere la pazienza: siamo umani, può succedere e non sono situazioni semplici da gestire. L’importante è ricominciare ad avere atteggiamenti calmi e rassicuranti).